HomeArchivio articoli degli autoriBetty ScapolanAllarme alimenti: "Il veleno presente nelle nostre tavole" di Betty Scapolan

Allarme alimenti: “Il veleno presente nelle nostre tavole” di Betty Scapolan

Mangia sano, mangia italiano! Ma sarà vero? Quante aziende sono ancora legalmente italiane?

La propaganda è una diffusione costante immessa in rete, per commercializzare qualsiasi marchio. Ma i prodotti alimentari che si vendono, sono veramente salubri e coltivati da filiere italiane?

Se le aziende presenti sul territorio nazionale sono state acquisite da multinazionali estere, che cosa vendiamo? 

Truffe e/o cibo spazzatura? 

Ammettiamo pure che il binomio risulti appetibile, infatti, sono alimenti molto veloci da cucinare, economici e principalmente…insani, privi cioè di proprietà nutrizionali e quasi interamente fabbricati chimicamente.

Non a caso, sebbene in Europa abbiano votato una legge contro la vendita della carne sintetica,  per i pericoli derivanti da cibo geneticamente modificato, in Italia, il Ministero della Salute ha diramato pochi giorni fa, una comunicazione di richiamo e ritiro dal mercato, proprio di prodotti alimentari a rischio allergeni, contaminazioni e malattie infettive, come la salmonellosi e la listeria.

Le aziende più colpite dal provvedimento sono i supermercati.

Il sito salute.gov ha ordinato l’immediato ritiro dagli scaffali, del lotto n. 2H11,in confezione da 400gr. contenente Code di gamberi indopacifici scottati e surgelati, scadenza 10/08/2024 marchio Coop Italia, a causa di rischio allergeni e solfiti. Il produttore del lotto è la Mangala Marine Exim India Pvt. LTD. dove risiede l’esatta ubicazione dello stabilimento.

Nello stesso richiamo si ricordavano altri solleciti di ritiri, alcuni già avvenuti, altri ancora validi, come le vongole veraci marchio Cam, i semi di sesamo sgusciati di Helio, i fagiolini spezzati Demeter di Machandel, tutti con gli stessi problemi, la presenza di sostanze non indicate per il consumo alimentare.

Tre giorni fa, il Ministero della Salute ha emesso un nuovo bollettino. Il richiamo dei Marron Glacés marchio Esselunga Top, per la presenza di anidride solforosa non dichiarata in etichetta. I prodotti venduti sono in confezioni da 250gr. con un termine minimo di conservazione (TMC) 03/2024. I lotti indicati sono tre: 

L3010-C084  L3018-C094

L3027-C101 

È consigliabile restituire la merce direttamente nel punto vendita d’acquisto, oppure consegnare al Servizio Igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale.

Allo stesso tempo, fare attenzione ad altri prodotti sottoelencati: 

Patate prefitte a spicchi, marca Lamb Weston per errata etichettatura ed i formaggini venduti nel discount Penny Markt per contaminazioni microbiologiche (muffe). E solo un mese fa, nelle rosette di broccoli, marca “Cuor di Gelo”, in confezioni da 400gr. erano stati rilevati casi di avvelenamento da alcaloidi del tropano. 

Ma cosa serviamo sulle nostre tavole? 

Conviene maggiormente seguire i suggerimenti di certuni, cioè acquistare direttamente in una azienda locale?

A Ponzano Veneto TV, si trova lo stabilimento di Toresan, salumifucio e macelleria, pochi giorni fa, sono stati richiamati due lotti di salame, marchio di identificazione ITE9Y6LCE, dal peso di 700gr. Il lotto di produzione è il n. 28092023, per rischio di listeria monocytogenes.

È assolutamente sconsigliato, notifica il Ministero della Salute, consumare il contenuto, anzi, si prega di riportare la merce al punto vendita per la sostituzione o il rimborso. Il batterio presente è in grado di resistere a temperature molto basse, per cui si consiglia, eventualmente, di cucinare gli alimenti. Esso, attacca principalmente soggetti fragili o privi di difese immunitarie, quali ad esempio: donne in gravidanza, neonati, anziani, immunodepressi..

Non è andata meglio alla salsiccia fresca, marchio Salumeria dell’Abbazia, richiamata per la presenza di additivo E252 (nitrato di potassio). I lotti in questione sono due: n.311023 scadenza TMC 1/12/2023 e n.081123 scadenza TMC 9/12/2023. 

Mangia sano, mangia italiano?

Meglio sarebbe se ognuno potesse coltivare un orticello personale. Sicuramente porterebbe in tavola alimenti più nutrienti, con zero additivi e con minor rischio di intolleranze e di avvelenamenti per l’organismo.

Betty Scapolan il 27 Novembre 2023

RELATED ARTICLES

Most Popular

Recent Comments