Perchè Bergoglio non può essere considerato Papa della Chiesa Cattolica. Dal golpe vaticano, alla frode elettorale del 2020: le lobbies eversive per l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale con nuova Religione dell’Umanità che dia basi dottrinali e morali alla distopia globalista.
STEVE BANNON INTERVISTA
L’ARCIVESCOVO CARLO MARIA VIGANÒ
Steve Bannon: Recentemente, un gruppo di Cattolici americani ha chiesto al presidente Trump di indagare se il governo degli Stati Uniti fosse coinvolto nella sequenza di eventi che hanno portato alle dimissioni di Papa Benedetto XVI l’11 febbraio 2013 e al Conclave che ha eletto Papa Francesco I il 13 marzo 2013. Di recente Ella ha chiesto al Direttore della CIA di Trump di “indagare sul piano del deep state per eliminare Benedetto XVI”. Crede che l’amministrazione Obama/Biden abbia interferito nell’abdicazione di Papa Benedetto XVI e nell’elezione di Jorge Bergoglio? Se è così, perché?
Carlo Maria Viganò: Se non stessimo parlando della Chiesa – o meglio: del Vaticano – ma di uno Stato qualsiasi, l’evidenza di un colpo di stato non sarebbe messa in dubbio da nessuno. D’altra parte, sappiamo che il deep state ha interferito più volte nel governo di molte Nazioni, e che continua tuttora a farlo tramite i suoi emissari (lo scorso 28 Aprile il Card. Burke ha denunciato il tentativo del “presidente” Macron di fare pressioni sul Collegio Cardinalizio per scongiurare l’elezione di un Papa conservatore che metta in discussione le politiche dell’Unione Europea).
Dalle email di John Podesta diffuse da Wikileaks sappiamo che lo schema adottato in ambito civile per fomentare “rivoluzioni colorate” è stato replicato pedissequamente anche in ambito ecclesiastico.
Il modus operandi è lo stesso: il deep state finanzia mediante USAID e altre agenzie governative movimenti ideologici e gruppi di pressione sociale per simulare un dissenso nei confronti del Magistero della Chiesa Cattolica e poter così fare pressione sulla Gerarchia affinché adotti riforme in senso progressista. Contestualmente, la parte della Gerarchia che è complice di questa operazione eversiva si avvale di questo dissenso “virtuale” per legittimare le riforme che nessuno chiede: sacerdozio femminile, legittimazione della sodomia, apparente democratizzazione dell’autorità mediante la “sinodalizzazione” del Papato monarchico, ecc.
Tutto si basa quindi sulla falsa premessa che vi sia un problema (mentre esso è creato artificialmente e non è assolutamente percepito dal popolo cristiano), al quale porre rimedio con la soluzione offerta (che in condizioni ordinarie non potrebbe nemmeno essere presa in considerazione).
Queste interferenze nel governo della Chiesa Cattolica sono giunte a teorizzare la necessità di sostituire il Pontefice regnante, Benedetto XVI, con un emissario del deep state che portasse a compimento il proprio piano eversivo. Ed è esattamente quello che di lì a poco è effettivamente accaduto: Benedetto XVI è stato costretto alle dimissioni; al Conclave è stato fatto eleggere Jorge Mario Bergoglio e questo Gesuita Argentino ha effettivamente eseguito gli ordini ricevuti. Faccio anche notare, en passant, che sullo sfondo di questo inquietante scenario si profila come elemento costante la comune appartenenza dei protagonisti del golpe all’élite pedofila: da Obama a McCarrick, la Clinton, John Podesta e i Biden…
È quindi assolutamente indispensabile che la nuova Amministrazione americana – nella quale il Vicepresidente JD Vance è un Cattolico praticante – indaghi su questi aspetti e porti alla luce le responsabilità delle precedenti Amministrazioni, che sappiamo essere state complici e promotrici non solo del golpe vaticano, ma anche di altre analoghe operazioni estere e interne – penso anzitutto alla frode elettorale del 2020.
Una volta che si avranno le prove e i nomi dei colpevoli, la Gerarchia cattolica non potrà ignorare fatti di rilevanza politica, con la scusa che si tratta di questioni canoniche.
Steve Bannon: Chi pensi che abbia avuto un ruolo fondamentale in quel colpo di stato? In che modo le prove di interferenza straniera in un’elezione papale influenzerebbero la Chiesa cattolica praticamente e canonicamente?
Carlo Maria Viganò: Questo colpo di stato fa parte di un golpe globale organizzato dalla lobby eversiva della Sinistra Woke (sul fronte ideologico) e del World Economic Forum (sul fronte finanziario). Lo scopo è la distruzione di ogni forma di resistenza all’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale, la costituzione di governi totalmente controllati da un’élite di tecnocrati e la costituzione di una nuova Religione dell’Umanità che dia basi dottrinali e morali alla distopia globalista. Nella mente di questi criminali votati all’Anticristo – perché è del regno dell’Anticristo che stiamo parlando – Bergoglio doveva costituire il primo “papa” della nuova chiesa ecumenica e sinodale preparata sin dal Vaticano II. Ed è proprio per questa totale eterogeneità anche rispetto ai suoi immediati Predecessori (anche i più progressisti) che Bergoglio non può essere considerato Papa della Chiesa Cattolica.
È evidente che, nel momento in cui venisse dimostrata questa interferenza nell’elezione del Papa, ciò comporterebbe la nullità dell’elezione e l’illegittimità del Papato di Bergoglio. Questo sarebbe a tutti gli effetti un great reset, perché annullerebbe tutti gli atti di magistero e di governo di Bergoglio, dalle Encicliche eretiche alle nomine dei vescovi e dei cardinali.
Prima che inizi il Conclave è indispensabile verificare che i membri del Collegio Cardinalizio siano effettivamente legittimi, perché chiunque uscisse eletto Papa dal Conclave vedrebbe altrimenti pregiudicata la propria legittimità.
Steve Bannon: Il 1° luglio 2025, l’Arcidiocesi di Detroit chiuderà 28 fiorenti chiese in cui si celebra la Messa in latino per ordine dell’Arcivescovo appena nominato Edward Weisenburger. Cosa consiglierebbe ai Cattolici tradizionali che partecipano a quelle Messe? Con la diffusa soppressione delle fiorenti Messe in latino negli Stati Uniti e in tutto il mondo, come devono rispondere i Cattolici? Dovrebbero resistere?
Carlo Maria Viganò: L’odio per la Messa tradizionale è uno dei segni distintivi dei nemici di Cristo. Questo odio è certamente motivato dal fatto che la Messa in latino non lascia alcuno spazio agli errori e alle eresie che si oppongono alle verità del Dogma cattolico.
È significativo che siano proprio vescovi e cardinali ossessivamente fissati con la “sinodalità” a calpestare la volontà di milioni di Cattolici che chiedono solo di poter avere la Messa di sempre. Questo smaschera l’inganno di chi si riempie la bocca con slogan altisonanti sulla partecipazione attiva dei fedeli (“actuosa participatio”) e sul ruolo dei laici nella Chiesa – tanto declamati dal Concilio – al solo scopo di togliere autorità ai buoni Pastori e trasferirla a nuovi tiranni.
I fedeli Cattolici – e con essi sacerdoti, vescovi e religiosi – hanno il diritto di non essere defraudati della Messa Apostolica, che Nostro Signore ha affidato alla Chiesa perché fosse custodita e trasmessa senza cambiamenti arbitrari. Questo diritto esisteva prima dell’imposizione del Novus Ordo da parte di Paolo VI, ed è stato ribadito dal Motu Proprio Summorum Pontificum di Benedetto XVI, che non a caso Bergoglio ha praticamente soppresso con Traditionis Custodes.
Ricordo ai Cattolici che uno degli strumenti più efficaci per costringere i propri Pastori consiste nel destinare le offerte solo a quelle Diocesi e comunità in cui sia loro data realmente la possibilità di rimanere Cattolici. Nel momento in cui le Loro Eccellenze si trovano senza i soldi dei fedeli da una parte e senza i finanziamenti governativi di USAID dall’altra, saranno costretti a scegliere ciò che sarebbe stato comunque loro dovere fare sin dal principio.
Steve Bannon: Nel 2023, l’amministrazione Biden attraverso l’FBI ha lanciato una campagna contro i Cattolici tradizionali che partecipano alla Messa in latino, etichettandoli come “estremisti violenti motivati razzialmente o etnicamente (RMVE) in cattolici radicali tradizionalisti (RTC), un’ideologia che quasi certamente presenta opportunità per la mitigazione delle minacce attraverso l’esplorazione di nuove strade per ricostruire e sviluppare le fonti”. Secondo Lei, perché le forze dell’ordine federali dovrebbero prendere di mira i Cattolici tradizionali pacifici come estremisti violenti? Quale potrebbe essere il motivo per cui le forze dell’ordine per prendere di mira sistematicamente i partecipanti alla messa latina? Questa molestia potrebbe derivare dalle Traditions Custodes di Bergoglio e dalla sua soppressione della Messa in latino? C’è una connessione?
Carlo Maria Viganò: San Pio X diceva che i veri Cattolici sono quelli fedeli alla Tradizione, e aveva perfettamente ragione; tant’è vero che sono anche i soli a non piacere ai nemici della Chiesa, mentre sono apprezzatissimi i sedicenti “cattolici adulti”, i progressisti, i “cattolici liberali”, i “cattolici woke”. Se Bergoglio è riuscito ad ottenere tanta ammirazione da chi detesta la Chiesa Cattolica e il Papato è perché l’élite lo considera “uno di loro”, altrettanto rivoluzionario, altrettanto imbevuto di filantropismo massonico, altrettanto ecumenico, sincretista, inclusivo, green e woke.
Siamo giunti al paradosso nel quale il potere civile usurpato da traditori del deep state è alleato al potere religioso usurpato da traditori della deep church. Non c’è dunque da stupirsi se il “braccio secolare” viene in aiuto della chiesa bergogliana, prendendo di mira i nemici di Bergoglio – ossia i veri Cattolici – perché li considera anche nemici della società woke e dell’élite globalista.
Ora però, con l’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti d’America, la macchina infernale del Nuovo Ordine Mondiale si è in qualche modo inceppata, mettendo in crisi un sistema di corruzione, conflitti di interesse e ricatti che sembrava funzionare perfettamente. Nel momento in cui il deep state perde potere nella società civile, anche la deep church arretra nella Chiesa Cattolica, perché sono due facce della stessa medaglia. Sta ai cittadini e ai fedeli sostenere i buoni governanti e i buoni Pastori, perché facciano finalmente giustizia di questo colpo di stato globale che minaccia l’intera umanità.
Steve Bannon: Qual è stato l’impatto sui paesi cattolici, come l’Irlanda, dell’invasione di massa degli immigrati dai paesi islamici? Questo afflusso di migrazioni incontrollate fa parte di un piano globalista strategico per sradicare il Cristianesimo? È questo il risultato di una perdita di fede? Il Vaticano II ha avuto un impatto sulla decristianizzazione dell’Europa? Perché Bergoglio dovrebbe sostenere la distruzione della cultura cristiana in Europa e altrove con frontiere aperte?
Carlo Maria Viganò: È in corso una lotta epocale tra Bene e Male, tra Dio e Satana, tra chi riconosce Cristo come Re e chi invece opera per l’instaurazione del regno dell’Anticristo. Questa lotta sta giungendo alla fase finale, ma è stata preparata da tempo, soprattutto da quando i nemici di Cristo si sono organizzati in un’anti-chiesa, ossia nella Massoneria, che è intrinsecamente anticattolica, perché anticristica e votata a Satana. Lo scopo della Massoneria – e quindi del Nuovo Ordine Mondiale – è la cancellazione di Cristo mediante la cancellazione della società cristiana, della cultura cristiana, della civiltà cristiana e, ovviamente, della Religione cattolica.
Satana non accetta la sconfitta inflittagli da Nostro Signore sul Golgota e, non potendo vincere Colui che lo ha già vinto per sempre, si rivale sugli uomini, cercando di trascinarne quanti più possibile all’Inferno.
Per cancellare la presenza di Cristo dalla vita di ciascuno di noi occorre agire su più fronti: quello pubblico e quello privato, quello della famiglia e quello dell’educazione, quello della cultura e dell’intrattenimento, della scienza e della finanza. Tutte le nostre azioni – che in una società cristiana sono orientate al Bene – devono dunque essere corrotte fino a rendere quasi impossibile a chiunque di compiere buone azioni, di seguire il Vangelo, di obbedire ai Comandamenti, di trasmettere i principi della nostra Fede e della nostra Morale. Non si tratta solo di farci accettare come “legittimo” il fatto che altri possano “legittimamente” compiere il male – ad esempio con l’aborto – ma di far sentire ciascuno di noi in colpa perché si ostina a non voler compiere il male, a non voler considerare “diritto umano” fare a pezzi un innocente nel ventre materno o mutilare un adolescente con la transizione di genere. È la mentalità del Chi sono io per giudicare? che Bergoglio ha tradotto in principio morale fin dall’inizio del suo “pontificato”.
Per giungere a questa distruzione di ogni principio religioso occorreva però avere dalla propria parte i vertici della Gerarchia cattolica, in modo che la Chiesa di Roma – notoriamente antirivoluzionaria, antiliberale e antimassonica – diventasse alleata e complice di quelli che fino a ieri considerava i suoi più temibili nemici. Senza le condanne dei Papi della Massoneria, del liberalismo, del materialismo ateo, del modernismo, la Chiesa poteva e doveva diventare – nel piano della Massoneria – non più la custode della Verità contro l’errore, ma la propagatrice dell’errore contro la Verità, usando la propria autorità spirituale per perdere le anime. Il Concilio Vaticano II è servito esattamente a questo scopo: scardinare i principi tradizionali e insinuare nella Chiesa Cattolica i principi rivoluzionari contro cui la Chiesa si era sempre strenuamente battuta. L’ecumenismo del Vaticano II ha posto le basi dottrinali all’immigrazionismo, perché questa era la necessaria premessa per legittimare l’invasione incontrollata dell’Europa da parte di orde di islamici, senza suscitare alcuna reazione nei popoli invasi.
I nostri governanti – civili e religiosi – ci hanno traditi, ordinandoci di accogliere coloro che a breve rappresenteranno la maggioranza della popolazione in età militare e che leggi sciagurate arruolano addirittura nelle nostre forze armate. Siamo davanti ad una sostituzione etnica imposta dall’élite eversiva dell’ONU e dell’Unione Europea: una islamizzazione forzata nella quale alcuni governi giungono a incarcerare i propri cittadini perché si lamentano del degrado e della criminalità importati dai nuovi barbari, e ad assolvere sistematicamente qualsiasi immigrato, a prescindere dalla gravità dei suoi delitti. È evidente che in questo piano di distruzione sociale la complicità della chiesa bergogliana è stata determinante, e di questo egli dovrà rispondere dinanzi a Dio e al tribunale della storia.
Non solo. Gli islamici che vengono in Europa credendo di poterla sottomettere alla Sharia ignorano che vi è un terzo protagonista – che ben conosciamo – il quale provoca intenzionalmente uno scontro etnico e religioso tra Cristianità e Islam, perché una guerra civile e religiosa nei Paesi occidentali legittimi ulteriori restrizioni delle libertà fondamentali e permetta di vietare qualsiasi forma di culto esteriore, in nome del “reciproco rispetto”.
Steven Bannon: Nella Sua lunga carriera di diplomatico del Vaticano, ha mai visto un Papa denigrare pubblicamente un leader politico, come ha fatto Bergoglio, quando ha definito Trump “non cristiano” nel bel mezzo di una campagna politica? Crede che quella dichiarazione fosse parte di una strategia globalista per minare le elezioni di Trump o semplicemente un’opinione personale di Bergoglio?
Carlo Maria Viganò: Bergoglio ha dimostrato la propria totale alienità al Papato Romano non solo negli aspetti dottrinali, morali e liturgici, ma anche in quelli più banali, dal modo in cui si vestiva al linguaggio che adottava. In Vaticano era noto per le sue scenate furiose e per le espressioni scurrili cui ricorreva. Ogni gesto di Bergoglio era pensato per suscitare imbarazzo e scandalo, per infrangere il protocollo, per creare un precedente a nuove e più gravi violazioni del cerimoniale. Il suo parlare in modo apparentemente spontaneo gli serviva per togliere formalità – e quindi autorevolezza – alle dichiarazioni del Papa e attribuirle a se stesso, in modo che non fosse il Papa a parlare, ma lui. Allo stesso tempo, le enormità e gli spropositi che gli abbiamo sentito pronunciare – non ultimi gli attacchi nemmeno dissimulati al Presidente Trump – avevano sempre la “scusante” di non essere parte ufficiale dei documenti papali, così da far passare il messaggio senza doversene poi assumere pienamente la responsabilità. Un parlare doppio che ripugna al Cattolico e che dimostra ancora una volta che Bergoglio stesso considerava il proprio “papato” come una proprietà che egli si riteneva autorizzato a usare contro il Papato cattolico.
Bergoglio ci è stato imposto come papa dell’élite, come capo dell’anti-chiesa globalista, e come tale egli ha sempre preteso obbedienza e sottomissione. È stato il predicatore dell’indifferentismo religioso, del relativismo morale, delle rivendicazioni pauperiste della “chiesa amazzonica”, della lobby LGBTQ. Quando Bergoglio apriva bocca, parlava il ventriloquo di Davos. Le sue condanne non sono condanne cattoliche, così come i suoi endorsement a dittatori, criminali, abortisti e pervertiti di ogni genere non rappresentano un’approvazione cattolica. Essere oggetto delle invettive di Bergoglio è dunque un motivo di vanto, e i Cattolici americani lo hanno capito benissimo, votando per Trump nonostante la propaganda dei Gesuiti, della USCCB e delle ong sedicenti cattoliche.
Steven Bannon: Qual è il modo migliore per gestire l’attuale crisi nella Chiesa cattolica creata dal tumultuoso regime di dodici anni di Jorge Bergoglio? Dato l’imminente Conclave, quali azioni dovrebbero intraprendere i Cardinali elettori per evitare di ripetere il regime di Bergoglio? Ha motivo di credere che una Mafia di San Gallo 2.0 manipolerà il Conclave per eleggere un candidato che continui la distruzione radicale sinodale della Chiesa cattolica?
Carlo Maria Viganò: Ciò che Bergoglio e i suoi complici sono riusciti a fare in questi dodici anni costituisce un disastro di proporzioni immani, anche se la distruzione dell’edificio cattolico è iniziata ben prima. Bergoglio ha portato alle estreme conseguenze i principi del Vaticano II: la sua “sinodalità” è la versione aggiornata della “collegialità episcopale” di Lumen Gentium. Per questo Bergoglio si è sempre orgogliosamente considerato un fedele esecutore del Concilio, dal momento che anch’esso – come Bergoglio – è riuscito ad imporsi “per via pastorale”, ossia proprio nel momento in cui si dichiarava non dogmaticamente vincolante per i fedeli cattolici.
Il maggior danno che egli ha fatto è stato sotto il profilo delle nomine: tutta la Curia Romana e le Conferenze Episcopali sono infestate da suoi cortigiani, protetti dalla cricca di McCarrick e dai Gesuiti. Questa lobby eversiva ha gettato la maschera, e ciò ha aperto gli occhi a molte persone che non sono più disposte a ratificare le decisioni di un’autorità che non risponde né a Dio né al corpo ecclesiale.
Per risolvere la crisi presente occorre anzitutto indagare sulle interferenze nel Conclave del 2013, per appurare se l’elezione di Bergoglio è stata manipolata dal deep state americano e dalla Mafia di San Gallo. Se ciò fosse vero, Bergoglio non sarebbe mai stato Papa e quindi gli attuali 136 Elettori scenderebbero a 28 (un numero superiore a quello indicato dal regolamento del Conclave), cioè solo quelli creati da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI. La ritrovata legittimità canonica del Conclave darebbe maggiore autorevolezza al Papa eletto, sul quale non graverebbe più il dubbio circa la sua nomina. Finché le ombre che pesano sulla legittimità di Bergoglio non saranno dissipate, il Conclave vedrà pregiudicata la propria autorità.
Steve Bannon: Secondo Lei, qual è la grande minaccia che gli Stati Uniti devono oggi affrontare?
Carlo Maria Viganò: La più grave minaccia che incombe sugli Stati Uniti d’America è di non fare tesoro di quanto accaduto sinora. Che i cittadini non si rendano conto del pericolo che hanno scampato eleggendo Donald Trump e non Kamala Harris. Che il governo si lasci intimidire dalle lobby internazionali e ammorbidisca le riforme che invece sono indifferibili, ad iniziare dallo strapotere delle multinazionali soprattutto nei riguardi dei cittadini. Non basta combattere le manifestazioni più folli dell’ideologia woke: occorre ricostruire, e ricostruire iniziando dalla famiglia, dalla morale, dalla Religione, dalla cultura. Occorre far ripartire un modello sociale a misura d’uomo, conforme al progetto di Dio e alla legge evangelica. E bisogna insegnare ai nostri figli a combattere e a morire per i diritti di Dio, prima che per i presunti diritti dell’uomo. Dobbiamo imparare che è folle per l’uomo farsi dio, quando Dio si è fatto uomo e si è offerto per noi. Solo una Nazione che si riconosce under God può sperare di prosperare, perché tutto ciò che le serve viene da Dio e il Signore benedice sempre coloro che Lo temono e Lo servono.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
Già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America
30 Aprile 2025
S. Catharine Senensis Virginis
VERSIONE IN LINGUA INGLESE:
STEVE BANNON INTERVIEWS
ARCHBISHOP CARLO MARIA VIGANÒ
Steve Bannon: Recently, a group of American Catholics asked President Trump to investigate whether the US Government was involved in the sequence of events that resulted in the resignation of Pope Benedict XVI on February 11, 2013, and the subsequent conclave that elected Francis on March 13, 2013. You recently called for the Trump Administration to “investigate the Deep State Plan to eliminate Benedict XVI.” Do you believe that the Obama/Biden Administration meddled in the abdication of Pope Benedict XVI and the election of Jorge Bergoglio? If so, why?
Archbishop Viganò: If we were not talking about the Church – or, to be more precise, the Vatican – but rather about any sovereign nation, the evidence of a coup d’état would not be questioned by anyone. On the other hand, we know that the deep state has interfered several times in the government of many different nations, and that it continues to do so through its emissaries. Just in the past few days, Cardinal Burke has denounced the attempt of “President” Macron to put pressure on the college of cardinals to prevent the election of a conservative pope who would question the policies of the European Union.
From John Podesta’s emails released by Wikileaks we know that the scheme adopted in the civil sphere to foment “color revolutions” was slavishly replicated in the ecclesiastical sphere as well.
The modus operandi is the same: the deep state finances ideological movements and social pressure groups through USAID and other government agencies to simulate dissent against the Magisterium of the Catholic Church and thus be able to put pressure on the hierarchy to adopt reforms, always in a “progressive” sense. At the same time, the part of the hierarchy that is complicit in this subversive operation uses this “virtual” dissent to legitimize reforms that no one is asking for: female priesthood, legitimization of sodomy, apparent democratization of authority through the “synodalization” of the monarchical papacy, etc.
Everything is therefore based on the false premise that there is a problem (one that is artificially created and is absolutely not perceived by the Christian people), which can be remedied with the solution offered (which in ordinary conditions could not even be taken into consideration).
Such interference in the government of the Catholic Church reached the point of theorizing the need to replace the then-reigning Pontiff, Benedict XVI, with an emissary of the deep state who would carry out its subversive plan. And that is exactly what actually happened shortly thereafter: Benedict XVI was forced to resign; Jorge Mario Bergoglio was elected at the 2013 “conclave”; and this Argentine Jesuit actually carried out the orders he had received. I also note, en passant, that in the background of this disturbing scenario, there is a consistent element: all of the protagonists of the coup belonged to the pedophile elite: from Obama to McCarrick, Hillary Clinton, John Podesta, and the Bidens…
It is therefore absolutely essential for the new US Administration – in which Vice President JD Vance is a practicing Catholic – to investigate these aspects and brings to light how the previous Administrations were involved. We know they were accomplices and promoters not only of the Vatican coup, but also of other similar foreign and internal operations – I am thinking first of all of the electoral fraud of 2020.
Once the evidence and the names of the guilty parties are available, the Catholic Hierarchy will not be able to ignore facts of political relevance by using the excuse that these are “merely canonical issues.”
Steve Bannon: Who do you think played a critical role in that coup? How would evidence of foreign interference in a papal election affect the Catholic Church practically and canonically?
Archbishop Viganò: This coup is part of a wider global coup organized by the subversive lobby of the woke left (on the ideological front) and the World Economic Forum (on the financial front). Its aim is the destruction of every form of resistance against the establishment of the New World Order, the establishment of governments totally controlled by an elite of technocrats, and the establishment of a new Religion of Humanity that gives doctrinal and moral foundations to the globalist dystopia. In the minds of these criminals devoted to the Antichrist – because it is the kingdom of the Antichrist that we are talking about – Bergoglio was to be the first “pope” of the new ecumenical and synodal church prepared since Vatican II. And it is precisely because of this total heterogeneity even with respect to his immediate predecessors (and even with respect to the most progressive of these) that Bergoglio cannot be considered to have been pope of the Catholic Church.
It is clear that, if this interference in the 2013 conclave could be demonstrated, it would entail the nullity of the election and the illegitimacy of Bergoglio’s papacy. This would be in effect a great reset, because it would annul all of Bergoglio’s acts of magisterium and government, from his heretical “encyclicals” to his appointments of bishops and cardinals.
Before the upcoming conclave begins, it is essential to verify that the members of the College of Cardinals are actually legitimate, because anyone claiming to be elected pope by the conclave will otherwise see their legitimacy compromised.
Steve Bannon: On July 1, 2025, the Archdiocese of Detroit will close down 28 thriving Latin Mass parishes by order of the newly appointed Archbishop Edward Weisenburger. What advice do you have for Traditional Catholics who attend those masses? With the widespread suppression of thriving Latin Masses in the United States and around the world, how are Catholics to respond? Should they resist?
Archbishop Viganò: Hatred for the traditional Mass is one of the hallmarks of the enemies of Christ. This hatred is certainly motivated by the fact that the Latin Mass leaves no room for errors and heresies that oppose the truths of Catholic Dogma.
It is significant that it is precisely bishops and cardinals obsessively fixated on “synodality” who trample on the will of millions of Catholics who ask only to be able to have access to the Mass of all time. This exposes the deception of those who fill their mouths with high-sounding slogans about the active participation of the faithful (“actuosa participatio”) and about the role of the laity in the Church – so much proclaimed by the Council – with the sole purpose of taking away authority from the good Pastors and transferring it to new tyrants.
The Catholic faithful – and along with them priests, bishops, and religious – have the right not to be defrauded of the Apostolic Mass, which Our Lord entrusted to the Church to be safeguarded and transmitted without arbitrary changes. This right existed before the imposition of the Novus Ordo by Paul VI, and was reaffirmed by Benedict XVI’s Motu Proprio Summorum Pontificum, which not by chance Bergoglio practically suppressed with Traditionis Custodes.
I remind Catholics that one of the most effective tools to coerce their Pastors consists in allocating their financial offerings only to those Dioceses and communities in which they are truly given the possibility of remaining Catholic. When Their Excellencies find themselves without the money of the faithful on the one hand and without government funding from USAID on the other, they will be forced to choose to do anyway what should have been their duty right from the beginning.
Steve Bannon: In 2023, the Biden Administration, through the FBI, launched a campaign against traditional Catholics who attend the Latin Mass, labeling them “racially or ethnically motivated violent extremists (RMVEs) among radical-traditionalist Catholics (RTC), an ideology that almost certainly presents opportunities for threat mitigation through the exploration of new avenues for tripwire and source development,” In your opinion, why would federal law enforcement target peaceful traditional Catholics as violent extremists? What could possibly be the motivation of law enforcement motivation to systemically target Latin Mass attendees? Could this harassment stem from Bergoglio’s decree Traditionis Custodes and his suppression of the Latin Mass? Is there a connection?
Archbishop Viganò: Saint Pius X said that true Catholics are those faithful to Tradition, and he was absolutely right; so much so that they are also the only ones who are not liked by the enemies of the Church, while the self-styled “adult Catholics,” – so-called progressives, “liberal Catholics,” “woke Catholics” – are highly appreciated. If Bergoglio managed to obtain so much admiration from those who detest the Catholic Church and the papacy, it is because the elite considered him “one of their own,” equally revolutionary, equally imbued with Masonic philanthropism, equally ecumenical, syncretistic, inclusive, green, and woke.
We have reached the zenith of a paradox in which the civil power usurped by traitors of the deep state is allied with the religious power usurped by traitors of the deep church. It is therefore not surprising that the “secular arm” has come to the aid of the Bergoglian church, targeting Bergoglio’s enemies – that is, true Catholics – because it also considers them enemies of woke society and the globalist elite.
Now, however, with the election of Donald Trump in the United States of America, the infernal machine of the New World Order has somehow jammed, putting into crisis a system of corruption, conflicts of interest, and blackmail that seemed to work perfectly. At a time when the deep state is losing power in civil society, the deep church is also retreating within the Catholic Church, because they are two sides of the same coin. It is up to citizens and believers to support good rulers and good Pastors, so that they can finally bring justice to this global coup that threatens all of humanity.
Steve Bannon: What has been the impact on (formerly) Catholic nations like Ireland of mass invasion of Islamic immigrants? Is this influx of uncontrolled migration part of a strategic globalist plan to eradicate Christianity? Is this the result of a loss of faith? Has Vatican II had an impact on the de-Christianization of Europe? Why would Bergoglio support the destruction of the Christian culture in Europe and elsewhere with open borders?
Archbishop Viganò: There is an epochal struggle underway between Good and Evil, between God and Satan, between those who recognize Christ as King and those who instead work for the establishment of the kingdom of the Antichrist. This struggle is reaching its final stage, but it has been prepared for some time, especially since the enemies of Christ organized themselves into an anti-church, namely Freemasonry, which is intrinsically anti-Catholic, because it is anti-Christian and devoted to Satan. The purpose of Freemasonry – and therefore of the New World Order – is the cancellation of Christ through the cancellation of Christian society, Christian culture, Christian civilization and, obviously, the Catholic religion.
Satan does not accept the defeat inflicted on him by Our Lord on Golgotha and, unable to defeat the One who has already defeated him forever, he takes revenge on men, trying to drag as many as possible to Hell.
In order to erase the presence of Christ from the life of each of us, Satan must act on multiple fronts: the public and the private, that of the family and that of education, that of culture and entertainment, of science and finance. He therefore desires that all our actions – which in a Christian society are oriented towards the Good – must be corrupted to the point of making it almost impossible for anyone to do good deeds, to follow the Gospel, to obey the Commandments, and to transmit the principles of our Faith and our Morality. It is not just a matter of making us accept as “legitimate” the fact that others can “legitimately” do evil – for example with abortion – but of making each of us feel guilty because we persist in not wanting to do evil, in not wanting to consider it a “human right” to tear an innocent child to pieces in the mother’s womb or to mutilate an adolescent by means of gender transition. It is the mentality of “Who am I to judge?” that Bergoglio translated into a moral principle right from the beginning of his “pontificate.”
In order to achieve his goal of the destruction of every religious principle, however, Satan needed to have the leaders of the Catholic Hierarchy on his side, so that the Church of Rome – notoriously anti-revolutionary, anti-liberal and anti-Masonic – would become an ally and accomplice of those who until yesterday She considered Her most fearsome enemies. Without the condemnations formerly made by the popes of Freemasonry, liberalism, atheistic materialism, and modernism, the Church could and would become – in Freemasonry’s plan – no longer the guardian of the Truth against error, but the very propagator of error against the Truth, hijacking ecclesiastical spiritual authority to make it work for the loss of souls. The Second Vatican Council served exactly this purpose: undermining traditional principles and insinuating into the Catholic Church the revolutionary principles against which the Church had always strenuously fought. The ecumenism of Vatican II laid the doctrinal foundations for immigrationism, because this was the necessary premise to legitimize the uncontrolled invasion of Europe by hordes of Muslims without provoking any reaction from the invaded peoples.
Our leaders – both civil and religious – have betrayed us, ordering us to welcome those who will soon represent the majority of the population of military age and who, due to wretched laws, are even enlisting in our armed forces. We are faced with an ethnic substitution imposed by the subversive elite of the UN and the European Union: a forced Islamization in which some governments go so far as to imprison their own citizens because they complain about the degradation and criminality imported by the new barbarians, systematically absolving any immigrant, regardless of the gravity of his crimes. It is clear that in this plan of social destruction the complicity of the Bergoglian church has been decisive, and Bergoglio will have to answer for this before God and the tribunal of history.
But this is not all. Muslims who come to Europe believing they can subject it to Sharia law ignore that there is a third protagonist – whom we know well – who intentionally provokes an ethnic and religious clash between Christianity and Islam, because a civil and religious war in Western countries would legitimize further restrictions of fundamental freedoms and allow for the prohibition of any form of external worship, in the name of “mutual respect.”
Steven Bannon: In your long career as a Vatican diplomat, have you ever seen a pope publicly disparage a political leader the way Bergoglio did when he called Trump “unchristian” in the middle of a political campaign? Do you believe that statement was part of a globalist strategy to undermine Trump’s election or simply Bergoglio’s personal opinion?
Archbishop Viganò: Bergoglio demonstrated his total extraneity from the Roman papacy not only in doctrinal, moral, and liturgical aspects, but also in more banal ways, from the way he dressed to the language he used. In the Vatican he was known for his furious tantrums and the scurrilous expressions he resorted to. Every gesture of Bergoglio was designed to cause embarrassment and scandal, to break protocol, and to create a precedent for new and more serious violations of ceremonial norms. His seemingly spontaneous comments served to remove formality – and therefore authority – from “the pope’s” statements and attribute them to himself, so that it was not “the pope” who spoke, but he. At the same time, the enormities and nonsense we heard him utter – not least the attacks on President Trump that he did not even bother to disguise – always had the “excuse” of not being an official part of the papal documents, so as to get the message across without having to assume full responsibility for it. Such double talk was repugnant to any true Catholic, demonstrating once again that Bergoglio considered his “papacy” as a piece of property that he believed himself authorized to use against the Catholic papacy.
Bergoglio was imposed on us as the pope of the elite, as the head of the globalist anti-church, and as such he has always demanded obedience and submission. He was the preacher of religious indifferentism, of moral relativism, of the pauperist claims of the “Amazonian church,” and of the LGBTQ lobby. When Bergoglio opened his mouth, he spoke like the ventriloquist of Davos. His condemnations were not Catholic condemnations, just as his endorsements of dictators, criminals, abortionists, and perverts of all kinds did not represent a Catholic approval. Being the target of Bergoglio’s invectives is therefore a source of pride, and American Catholics understood this very well, voting for Trump despite the propaganda of the Jesuits, the USCCB, and self-styled “Catholic” NGOs.
Steven Bannon: What is the best way to handle the current crisis in the Catholic Church created by the tumultuous twelve-year regime of Jorge Bergoglio? Given the upcoming papal conclave, what actions should the cardinal-electors take to avoid repeating the Bergoglio regime? Do you have any concern that the Saint Gallen Mafia 2.0 will manipulate the conclave in order to elect a candidate who will continue the radical synodal destruction of the Catholic Church?
Archbishop Viganò: What Bergoglio and his accomplices have managed to do in the last twelve years constitutes a disaster of immense proportions, even if the destruction of the Catholic edifice began well before. Bergoglio has taken the principles of Vatican II to their extreme consequences: his “synodality” is the updated version of the subversive principle of “episcopal collegiality” of Vatican II’s Lumen Gentium. For this reason, Bergoglio has always proudly considered himself a faithful executor of the Council, since it too – like Bergoglio – managed to impose itself “through pastoral means,” that is, precisely at the moment in which it declared itself not dogmatically binding for the Catholic faithful.
The greatest damage Bergoglio did was through the appointments he made: the entire Roman Curia and the Episcopal Conferences are now infested with his courtiers, protected by the McCarrick clique and the Jesuits. This subversive lobby has thrown off its mask, and this has opened the eyes of many people who are no longer willing to ratify the decisions of an authority that answers neither to God nor to the ecclesial body.
To resolve the current crisis, it is first necessary to investigate the interference that occurred in the 2013 Conclave, to ascertain whether Bergoglio’s election was manipulated by the American deep state and the Saint Gallen Mafia. If this in fact happened, then Bergoglio was never validly elected as pope, and therefore the current number of 136 cardinal-electors (a number wich is highter than the rules governing the conclave allow) would drop to 28, that is, only those cardinals created by John Paul II and Benedict XVI. If the conclave could rediscover its canonical legitimacy in this way, it would give greater authority to the man it elects as pope, who would no longer be burdened by doubts about his nomination. Until the shadows cast over Bergoglio’s legitimacy are dispelled, the conclave will see its authority compromised.
Steve Bannon: In your opinion, what is the greatest threat that the United States is facing today?
Archbishop Viganò: The most serious threat that looms over the United States of America is the danger of not learning from what has happened thus far: that citizens do not realize the danger they have escaped by electing Donald Trump instead of Kamala Harris, and that the government is allowing itself to be intimidated by international lobbies and softening the reforms that are essential, starting with reining in the excessive power of multinational corporations, especially with respect to citizens. It is not enough to fight the most extreme manifestations of woke ideology. We need to rebuild, starting from the foundation of family, from the bedrock of morality, Religion, and culture. We need to restart a social model on a human scale, in accordance with God’s plan and the Law of the Gospel. And we need to teach our children to fight and die for the rights of God rather than the alleged “rights of man.” We must learn that it is crazy for man to try and make himself into god, when God has already become man and offered himself for us. Only a nation that recognizes itself under God can hope to prosper, because everything it needs comes from God, and the Lord always blesses those who fear Him and serve Him.
+ Carlo Maria Viganò, Archbishop
Former Apostolic Nuncio to the United States of America
April 30, 2025
S. Catharinæ Senensis Virginis
Ricevuto e pubblicato in redazione il 03 Maggio 2025
