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La rivolta degli Agricoltori dell’Ue di Andrea Cometti

L’Europa “Agricola” è in pieno fermento: in Germania gli agricoltori marciano su Berlino con oltre 1.000 trattori, mentre  in Francia cospargono prefetture ed edifici istituzionali di letame. Tra Emergenza Climatica e Transizioni Ecologiche, come sarà il nostro futuro alimentare legato indissolubilmente al cambio di paradigma nei confronti dell’Agricoltura “Tradizionale”?

In nome delle controverse Transizioni ecologiche con passaggi all’elettrico e impellenti agende mondialiste imposte dai burocrati dell’Ue il mondo dell’agricoltura in Europa è in pieno fermento; e se da noi in Italia il tutto è ignorato dalla Grande stampa – impegnata con altre priorità – in Francia e Germania il clima sociale in queste settimane è diventato a dir poco arroventato, sull’orlo di una vera e propria guerra civile.

All’origine del contendere l’aver tolto molti sgravi fiscali e agevolazioni al settore agricolo da parte dell’Unione Europea, insensibile al grido di dolore di un settore, un tempo considerato “Primario”: obbligando chi produce a rispettare le sue cervellotiche direttive, l’Ue sta rendendo impossibile la sopravvivenza degli agricoltori stessi e delle loro famiglie.

Per Bruxelles l’agricoltura deve radicalmente cambiare per tutelare il Cambiamento climatico e il settore degli allevamenti rappresenta uno dei più nocivi in termini di emissioni di gas ad effetto serra, arrivando a mettere all’indice perfino le “pericolosissime” flautolenze dei bovini.

Il ministro delle Finanze tedesco Lindner ha dichiarato serafico: “Stiamo riducendo i sussidi dannosi per il clima per un ammontare di 3 miliardi di euro“, innescando la protesta in molte grosse città della Germania e una marcia collettiva su Berlino con oltre 1.000 trattori, che ha intasato la capitale tedesca: le organizzazioni agricole tedesche hanno promesso di bloccare il Paese dall’8 gennaio annunciando “La più grande manifestazione mai vista prima”.

Tra Emergenza Climatica e Transizioni Ecologiche, come sarà il nostro futuro alimentare legato indissolubilmente al cambio di paradigma nei confronti dell’Agricoltura “Tradizionale”?

Gli agricoltori in Francia al solito non scherzano, aprendo una nuova moda: quella di rubare i cartelli dei comuni  capovolgendoli con lo slogan del “Mondo alla rovescia” e gridando “Stanno camminando sulle nostre teste”, bloccando il traffico e inondando municipi, prefetture e questure di nauseabonde dosi di letame.

L’agognata “Sovranità alimentare” rimane una chimera, i governi Ue ci chiedono di rendere più ecologici i processi produttivi da un lato e dall’altro vorrebbe prodotti a prezzi inferiori denunciano gli agricoltori: obiettivi irrealizzabili ai ritmi attuali d’imposizione fiscale e di inflazione. Per gli agricoltori europei i loro trattori e macchinari pesanti funzionano solo a diesel e non sono ancora in grado di passare all’elettrico; l’eccesso di burocrazia e la crescente concorrenza delle importazioni da paesi extra-Ue fanno il resto, mettendoli in ginocchio e a rischio chiusura.

Una strategia di colpevolizzazione dei consumatori, che incomincia dagli agricoltori? Forse, ma la sensazione è che dietro ci sia un disegno mondialista ben più grande dell’Ue, che vuole abolire la vetusta provincia rurale e l’Agricoltura tradizionale con le sue “Inquinanti” abitudini alimentari, imponendo nuove abitudini come la carne artificiale e gli insetti, per ridisegnare una società del futuro segregata nelle grandi città ipertecnologiche, dipendenti dalle monopolistiche Multinazionali alimentari: in tal senso si spiegherebbero gli accaparramenti degli scorsi anni di immense quantità di terreni e aziende agricole in tutto il mondo da parte delle note lobby finanziarie mondialiste.

L’Italia ha per adesso coraggiosamente bocciato le normative sulla Carne artificiale – aspettando le preventivabili rappresaglie sanzionatorie dell’Ue – ma il Diktat Ue e mondialista è chiarissimo: la Transizione ecologica cari consumatori europei dovrà portarci a mangiare al più presto cibo artificiale, con bistecche prodotte in laboratorio, insetti e scarafaggi.

Dopo il caso Olanda, che è costata la testa al governo uscente alle ultime elezioni nazionali, le prossime elezioni europee di Giugno 2024 saranno un banco di prova importante, fondamentale per il futuro dei popoli europei ed Alimentazione e Agricoltura, rischiano di diventare i temi dominanti di una campagna elettorale che si presenta senza esclusione di colpi e piena di sorprese.

In redazione AC il 26 Dicembre 2023

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