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Addio “Zorro”, ricordo di Vittorio Zanini di Andrea Cometti

Sabato 8 Luglio 2023 alle 18,30 a San Nicolo’ di Treviso c’è stata una messa in ricordo del dott. Vittorio Zanini a due anni dalla morte. Apprezzato Medico ginecologo, l’indimenticato “Zorro” per i tanti amici che lo hanno conosciuto, è stato una figura di spicco nella vita politica e sportiva della città. Recensione di Andrea Cometti

Ricordatemi come “Zorro” è stata una delle sue ultime volontà, come quella di far passare il suo corteo funebre davanti all’amato teatro “Mario Dal Monaco”, alla controversa statua del grande tenore in piazza Borsa, a cui arrivò perfino a incatenarsi e dove con sgabello alla mano in stile “Speakers’Corner” amava arringare i passanti; fino in piazza dei Signori a salutare i tanti amici di una vita, per arrivare al Duomo per l’ultimo saluto alla sua città.

Treviso senza “Zorro” non sarà più la stessa, e i veci lo sanno benissimo: Vittorio Zanini è stato protagonista indiscusso, e a tratti “scomodo” per oltre 50 anni nella vita sociale, culturale, politica e sportiva della città. 

Come medico ginecologo, per più di 30 anni al Cà Foncello ha aiutato a nascere ben 15.000 pargoletti, tutti un “dono di Dio” e che considerava figli suoi; molti rampolli delle famiglie più in vista di Treviso lo sanno bene, avendo visto per primo, nel venire al mondo proprio il sorriso amorevole di “Zorro”. E senza mai perdere una mamma, diceva con riservatezza: “In sala operatoria bisogna agire, decidere, mentre oggi, le sale operatorie sono diventate dei parlamentini dove discutendo troppo, si dimenticano del paziente, rischiando di perderlo!”.

Democristiano doc, (fanfaniano della corrente di Marino Corder), fu delfino di Mazzarolli e poi tramontata la sua amata “Balena Bianca” fu esponente di Forza Italia. Per sua volontà è stato seppellito con il suo inseparabile portachiavi portafortuna con lo “Scudocrociato” e nell’ultimo saluto in Duomo gli amici di tante battaglie gli hanno posto l’amata bandiera sulla bara.

Strano destino di un medico e politico “vecchia maniera” morto al tempo della pandemia da Covid-19 nel suo amato ospedale, seguito dai colleghi che però, non sono riusciti a salvarlo: è il mistero della vita e della morte, che “Zorro” conosceva bene e con fede ha affrontato fino al suo congedo terreno.

Grazie “Zorro” uomo di grande cuore, mancherai a tutta la città.

Del 24 Luglio 2023, già pubblicato nel Luglio 2021

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