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Elezioni Europee: “Scateno” De Luca, il Gladiatore di Sicilia

Esentato dalla raccolta firme: sarà il Cartello “Libertà” di Cateno De Luca l’outsider alle prossime Elezioni Europee, l’unica lista indipendente capace di interccettare il dissenso verso l’ingombrante Ue targata Ursula von der Leyen? di Andrea Cometti

Al mio via scatenate l’inferno!”. Questa sembra essere la parola d’ordine che, il vulcanico sindaco di Taormina Cateno De Luca, come Massimo Decimo Meridio ne “il Gladiatore” voglia impartire alla sua eterogenea legione di euroscettici e complottisti, nel lanciare il suo guanto di sfida per le prossime Elezioni Europee di Giugno alla blindatissima partitocrazia Europoide.

Il Gladiatore di Sicilia, forte del fatto di non dover raccogliere le famigerate Firme, avendo eletto un po’ a sorpresa nella sua Sicilia alle ultime politiche ben 2 parlamentari, sta oggi cercando di assemblare le voci più significative nel variegato panorama dell’Italico dissenso: alcuni entrano (Amodeo, Sara Cunial con Vita), altri escono (Castelli con Nord Popolare), altri ancora stanno cercando la via – quasi impossibile – della raccolta firme (Rizzo e Toscano), altri infine si ritirano, rinunciando proprio alla contesa (Alemanno).

E’ il “Divide et impera” che piace tanto ai partiti in Parlamento, che non vogliono altri commensali al grande banchetto del potere, ma domanda: cui prodest, a chi giova?

L’inazione di Alemanno senz’altro giova alla camaleontica Meloni, che si toglie dalle scatole una scomoda fronda interna, come la strana retromarcia dell’ex ministro Castelli e il ritiro di Paragone (Italexit) ad un preoccupato Salvini in costante caduta libera. E se a sinistra regna la confusione più assoluta, al centro Renzi, Calenda e Tajani si contendono le ultime frattaglie dell’eredità berlusconiana, dando il via a quella indecente prassi di cambi di casacca e voltagabbanismo triste ricordo della prima Repubblica.

Sono i misteri della politica Italiota tutta “Panem et circenses” che il nostro Gladiatore di Sicilia conosce molto bene, essendo di scuola democristiana, pur di rito “Autonomista-sturziano”: il suo caravanserraglio di simboli e identità, lascia perplessi alcuni puristi della grafica, ma un sano pragmatismo consiglia di turarsi il naso e allearsi nella causa comune per non ripetere gli errori e le divisioni delle ultime politiche; lo ha capito bene lo scrittore Francesco Amodeo che, fuggito da Rizzo e Toscano, sta cercando di convogliare la protesta degli agricoltori intorno al Cartello del nostro  “Scatenato” Cateno.

In sintesi, “Firme” di sottoscrittori da raccogliere e lo sbarramento al 4% sono a testimoniare la difficoltà di queste Elezioni Europee, che di contro non hanno le liste bloccate, ovvero hanno le “preferenze” istituto di democrazia diretta in cui ogni candidato viene misurato per il suo reale gradimento all’elettore: lo sa bene Salvini che vorrebbe candidare il Generale Vannacci, mentre tergiversano ancora la Schlein e tanti leader di partito che di “pesarsi elettoralmente” furbamente, proprio non ne vogliono sapere.

L’abbandono del voto infine, è il rischio più che concreto delle prossime Elezioni Europee: ci sarà un’altissima astensione, una fuga dilagante dalle urne? Questa la domanda che preoccupa il sistema Ue.

Un solo 30/40% che voterebbe il Parlamento Europeo, ne svuoterebbe l’autorevolezza e per assurdo proprio il Cartello indipendente “Libertà” di Cateno De Luca potrebbe contenere il dissenso verso questa ingombrante e “militarizzata” Ue targata Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni.

Andrea Cometti il 01 Aprile 2024

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