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Vaccini da Nobel? di Andrea Cometti

Premio Nobel per la medicina 2023 a Karikó & Weissman per i Vaccini Covid-19. La motivazione: «per lo sviluppo di vaccini a mRNA efficaci contro il Covid-19»: A pensar male si fa peccato, ma spesso s’azzecca?

Katalin Karikó, già vicepresidente senior presso la BioNTech RNA Pharmaceuticals, 67enne biochimica ungherese, naturalizzata Usa e Drew Weissman, 63enne medico statunitense sono i vincitori del premio Nobel 2023 per la medicina. La motivazione dell’Istituto Karolinska – Università medica svedese di Solna – che a differenza degli altri nobel attribuiti dall’Accademia reale svedese delle scienze, decide per quello della medicina del prestigioso premio, recita soddisfatto: «per le loro scoperte sulle modifiche alle basi azotate dei nucleosidi che hanno reso possibile lo sviluppo di vaccini a mRNA efficaci contro il Covid-19», vaccini “efficaci”? La scelta molto politically correct, con studi e statistiche ancora sul tavolo sembra più di “Buon augurio” che basata su dati statistici certi e meriti reali conquistati sul campo.

L’assegnazione a Karikó & Weissman anche se ampliamente prevedibile, lascia però molte perplessità circa l’opportunità, essendo la Karikó, già stata vicepresidente senior presso la BioNTech RNA Pharmaceuticals, cioè in palese conflitto d’interesse; ma chi non lo è al giorno d’oggi, basti pensare ai due medici tedeschi Ursula ed Heiko von der Leyen, per strana coincidenza la prima presidente dell’Unione Europea e il secondo alto dirigente di una nota multinazionale del farmaco.

Sia come sia, siamo comunque in linea con i tanti Nobel “strani” attribuiti dal 1901 anno d’istituzione del premio (voluto dall’inventore della dinamite Alfred Nobel) ad oggi, come quello “Per la Pace?” decisamente fuori luogo assegnato al presidente Usa Barack Obama nel 2009 ad appena un anno dalla sua elezione e reo di aver ritirato l’esercito Usa dall’Iraq solo un anno dopo nel 2010 dalla sua assegnazione.

Risuonano ancora oggi le dure parole pronunciate in un’intervista dal critico letterario Harold Bloom nel 2008, a seguito dell’assegnazione del premio per la Letteratura a Jean-Marie Gustave Le Clézio, che lo definì «illeggibile» e disse che il premio Nobel «l’hanno dato ad ogni idiota di quinta categoria, da Doris Lessing nel 2007, che ha scritto un solo libro decente quarant’anni fa, e oggi firma fantascienza femminista, a Dario Fo nel 1997, semplicemente ridicolo». Mitico infine nel lontano 1925 George Bernard Shaw che pur accettando il prestigioso riconoscimento, restituì il premio in denaro e dichiarò: «Posso perdonare Alfred Nobel per aver inventato la dinamite, ma solo un demone con sembianze umane può aver inventato il Premio Nobel»!

Forse assegnare il Nobel per la medicina 2023 alla coppia di medici von der Leyen sarebbe stato un pò troppo anche per la prestigiosa Accademia svedese, ma non è escluso che sull’argomento, ci abbiano lungamente dibattuto: “A pensar male si fa peccato, ma spesso s’azzecca” ammoniva il nostro sibillino Giulio Andreotti.

Del 03 Ottobre 2023

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