Viaggi nella Storia: l’autore della Rerum Novarum, Papa Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci (1810-1903) e la stampa dell’epoca. Tratto dal giornale di Genova “Il Consigliere delle Famiglie – Giornale della vita Casalinga” del 20 novembre 1890.
1890 Il Consigliere delle Famiglie – Giornale della vita Casalinga
Tipografia Arcivescovile in Genova. Anno XII . Ν. 22 .- 20 Novembre 1890
PENSIERI E CONSIGLI
(Pag.ne 169-170-171)
La cattiva stampa .
Tra le libertà degenerate nessuna forse più funesta della licenza a cui si è data la stampa. La quale, invece di combattere, com’era di ufficio suo, quelle aberrazioni di mente, quelle passioni dell’ animo che spingòno le plebi ad insani desiderii, a brame non appagabili, raddoppia invece coi sofismi l’ oscurità dell’intelligenza, accumula errori, soffia nel fuoco delle passioni.
Nè paga delle sociali aberrazioni, insidia alle stesse mura domestiche, le invade e contamina; alle anime giovinette propina veleno mortifero, celando sotto apparenze letterarie la corruzione, l’irreligione sotto mendaci parvenze di patriotismo. Non rispetta il pudore, non la pace dei cuori; abusa della naturale curiosità pascendola di malsani racconti, accende le fantasie giovanili e ne corrompe il criterio facendole vivere in mondi immaginarii diversi troppo non dalla realtà solamente, ma dalla istessa verosimiglianza.
E il veleno è sovente tanto più pernicioso quanto più coperto da larve di moderazione e financo di certa mondana onestà, la cui morale consiste nell’ egoismo che sostituisce ad una un’altra passione, con mero calcolo di utilità personale.
Se però è gran male che vi siano serittori malvagi che insidiano alle coscienze dei buoni, è forse male peggiore l’ incuranza e l’ inerzia dei buoni contro siffatti nemici di ogni bene. Chè non soltanto non si vigila abbastanza contro i cattivi libri e giornali, non solo si ha poca cura di incoraggiare e largamente favorire i buoni, ma spesso sotto i più frivoli pretesti ai buoni si preferiscono i cattivi, scoraggiando i primi, favorendo, anche senza pensarlo nè volerlo, i secondi.
Se alcuno tra gli amici o i congiunti sia afflitto da qualche morbo corporeo, gli si prodigheranno consigli e medioine; ma se in amica famiglia abbiano ingresso libri o giornali corrompitori, chi è che si prende cura di dare un savio consiglio, di mettere almeno sull ‘ avvertenza, di indicare agli avidi di letture sorgenti più pure di acque incorrotte e salutari ?
Così tra l’attività dei malvagi e l’inerzia dei migliori, il male giganteggia ogni giorno più e i ben pensanti son costretti ai più tristi presagi. A chi dal passato e dal presente
vuol divinar l’avvenire, par di vedere addensarsi per l’ aere oscuri nembi gravidi disaette e di grandini devastatrici; par già di intendere il rombo spaventoso che precorre le rovine del terremoto. Sperda la bontà divina il triste presagio, invocata da voti ardenti e sinceri. Ma ai voti seguano conformi i propositi e le opere.
Opera in aiuto della buona stampa.
Per dare unità e indirizzo agli sforzi che si debbono fare, come ora dicemmo, contro la cattiva stampa è sorta quest’ Opera, incoraggiata e benedetta dal Santo Padre Leone XIII e dai più insigni Vescovi ed ecclesiastici.
Il suo intento è:
1. Raccogliere aiuti in favore della buona stampa, sia colle contribuzioni dei membri dell’Opera, sia sollecitando offerte di qualunque genere in denaro o in libri.
2. Esponendo quel che si fa in tutta Italia a pro della buona stampa, far nascere nobile gara a fondare nuove biblioteche circolanti, gabinetti di lettura, e simili istituzioni.
3. Aiutare e guidare tali istituzioni, col far loro dono di buoni libri, ottenere su di altri e sui periodici, prezzi di favore, far loro conoscere buone sorgenti ove acquistar libri di sicura moralità al minor prezzo possibile.
4. Favorire al possibile tutte le associazioni che hanno in mira la buona stampa, e segnatamente la Santa Lega contro la cattiva stampa, opera eccellentissima che già fiorisce in alcune Diocesi d’ Italia, e che dovrebbe sorgere in tutte senza eccezione.
5. Pubblicare e diffondere buoni opuscoli e libri.
6. Secondare lo zelo degli scrittori, editori, tipografi e librai cattolici dando larga pubblicità alle loro produzioni, con annunzi e articoli bibliografici ampiamente diffusi.
Tutto questo sta facendo l ‘ Opera da due anni, nei quali ha fatto sorgere molto nuove istituzioni di buona stampa, fondate o largamente aumentate cinquanta Biblioteche cattoliche circolanti, fatti circolare migliaia e migliaia di buoni foglietti, opuscoli e libri.
Per essere membri dell’ Opera e goderne i vantaggi basta essere associati ad un giornale apertamente cattolico, e fare all ‘ Opera stessa ogni anno l’offerta di 50 cent. Almeno da indirizzarsi al nostro giornale o alla Tipografia Arcivescovile di Genova.
Prendono nome di Promotori, coloro che pagano L. 10 all’anno in denaro o Lire 20 in libri. Si accettano poi offerte qualunque anche menome da soci o non soci, sia in denaro che in libri, anche usati. L’ amministrazione dell’ opera è affatto gratuita, sicchè tutte le offerte sono devolute esclusivamente a pro di essa e agli intenti sopra enunziati.
I libri sono distribuiti a biblioteche circolanti povere, che abbiano fatto adesione a questa Opera, o, nel caso non fossero adatti, sono venduti a benefizio dell’ Opera stessa. Di ogni offerta si dà annunzio; delle distribuzioni vien reso conto alla fine dell’anno, sicché il bilancio dell’Opera ha pubblica verificazione.
I soci godono di tutti i ribassi, sconti e facilità che l’ Opera ha fin d’ ora ottenuto e otterrà certo, sviluppandosi, assai più largamente sui libri, abbonamenti ai giornali, ecc. Tutte le facilità ottenute saranno man mano pubblicate.
Avranno diritto all’ annunzio di tutti i buoni libri di cui manderanno una copia, e ad un articolo bibliografico se manderanno due o più copie equivalenti almeno al valore di lire tre. Tutti questi libri saranno devoluti a vantaggio dell’ Opera e distribuiti o venduti come sopra.
Gli scrittori cattolici, i tipografi, editori e librai avranno diritto di annunziare ampiamente le loro produzioni.
Raccomandiamo adunque caldissimamente quest’Opera a tutti coloro che leggono queste pagine, perché non solo vi concorrano, ma facciano ad essa concorrere tutti coloro a cui possono dare savi consigli.
Buoni giornali .
A favorire appunto la diffusione della buona stampa e mettere argine alla cattiva, noi pubblichiamo a tenuissimo prezzo questo nostro giornale che ci costa più fatiche che lucri. Molti sono che hanno bisogno di savi consigli sull’ economia domestica, l’ igiene e la tenuta della casa, e ne è prova la grande diffusione che esso ha preso. Dov’entra fa molto bene materiale e morale e intanto impedisce l ‘ entrata, rendendoli inutili, ad altri cattivi giornali che sanno profittare dell’ igiene e dell’economia stessa per insinuare i loro principii irreligiosi e immorali. Per lo stesso motivo raccomandiamo caldamente il giornale LA DONNA E LA FAMIGLIA alle famiglie massimamente ove son donne. Pochi giornali sono così dilettevoli e attraenti come questo, che è nel tempo stesso altamente morale. A favorire la sua diffusione noi accordiamo con perdita nostra per una sola lira all ‘ anno questa nostra pubblicazione. Veggansi ulteriori cenni su di esso nell’ ultima pagina delle copertine di questo numero.
Così pure veggasi sulla pagina stessa quel che diciamo dell’ AMICO DELLE FAMIGLIE, eccellentissima pubblicazione religiosa, che dovrebbe entrare in tutte le cristiane famiglie, e circolare per le Parrocchie, come antidoto al veleno dei cattivi giornali e dei cattivi libri.
In redazione il 26 Giugno 2025