Cisint-Rinaldi (Lega): 14enne picchiata perchè non indossava il velo: ecco l’Islam che non si integra.
“Quello della quattordicenne picchiata dal nonno e dalla madre, perché si rifiutava di indossare il velo, è solo l’ultimo caso di violenza islamica. È successo a Reggio Emilia. Totale solidarietà e vicinanza alla giovane vittima.
È l’ennesimo episodio che dimostra l’impossibilità di integrare l’Islam radicale con la nostra cultura e con le nostre leggi.
Picchiare le donne che non obbediscono e obbligarle a indossare il velo integrale sono azioni incompatibili con la nostra costituzione e con i diritti umani, eppure stanno diventando la normalità quando si ha a che fare con l’Islam.
Denunciamo con forza il moltiplicarsi di casi come questo e chiediamo regole chiare. Accade anche a Reggio Emilia, dove l’Islam radicale è sempre più diffuso e presente. Chi non vuole integrarsi, può tornarsene a casa. In Italia, non possiamo accettare la diffusione dell’Islam radicale e la violenza che porta con sé, specialmente contro le donne.
Troppo a lungo è stato tollerato e favorito dalla sinistra immigrazionista, che parla di violenza contro le donne salvo poi tacere quando a perpetrarla sono gli islamici. Servono regole chiare e severe e servono ora.”,
Così l’onorevole Anna Cisint, eurodeputata della Lega da tempo impegnata nella lotta all’Islam radicale, e Alessandro Rinaldi, capogruppo della Lega a Reggio Emilia.
Ricevuto e pubblicato da Dario Buscema – Accredited Parliamentary Assistant of Mep Anna Maria Cisint il 12 Aprile 2025