HomeGeopoliticaPolitica EsteraCuba contrariata per l’arrivo di un sottomarino americano nelle sue acque territoriali

Cuba contrariata per l’arrivo di un sottomarino americano nelle sue acque territoriali

Gli Stati Uniti hanno inviato il sottomarino d’attacco rapido “USS Helena” a Guantánamo mentre le navi russe stavano eseguendo delle esercitazioni concordate con Cuba.

Il viceministro degli Esteri cubano, Carlos Fernandez de Cossio Dominguez, ha dichiarato che l’Avana ritiene che tali visite dovrebbero avvenire solo su invito e ha espresso la sua contrarietà. “Sapevamo della loro presenza perché, secondo i precedenti che seguiamo da molti anni, gli Stati Uniti ci avevano informato in anticipo. Ma è ovvio che non ci piace la presenza sul nostro territorio e la circolazione nelle nostre acque di questo tipo di attrezzature appartenenti ad un paese che persegue una politica ufficiale ostile a Cuba“, ha detto il viceministro ai giornalisti (come riporta il giornale Cubadebate).

Carlos Fernandez de Cossio Dominguez ha ricordato che gli Stati Uniti, secondo L’Avana, occupano illegalmente il territorio di Guantanamo Bay, nella cui baia si trova il sottomarino.

L’agenzia di stampa Associated Press ha descritto lo scalo del sottomarino americano come “una dimostrazione di forza” mentre le navi da guerra russe si radunavano nei Caraibi.

L’AP ha riferito che anche altre navi statunitensi hanno seguito e monitorato le esercitazioni russe, che secondo i funzionari del Pentagono non rappresentano una minaccia per gli Stati Uniti.

Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che il 12 giugno che le navi militari russe avevano completato le esercitazioni per provare l’uso delle armi di precisione e hanno fatto scalo nel porto dell’Avana. Le navi includono la fregata Admiral Gorshkov, il sottomarino missilistico da crociera a propulsione nucleare Kazan, la petroliera media Akademik Pashin e il rimorchiatore di salvataggio Nikolay Chiker.

Il Ministero della Difesa cubano ha affermato che nessuna delle navi russe trasporta armi nucleari, quindi il loro scalo concordato non rappresenta una minaccia per la loro nazione.

Fonte: https://press.russianews.it/press/ del 15 Giugno 2024

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